Critica
Testo Critico di Maria Lucia Ferraguti.
Tra le infinite possibilità espressive, l’immagine dei volti rivela un’ulteriore libertà stilistica: Girolamo Dalla Guarda riproduce sulla carta un segno febbrile, quando coglie e fissa con felice immediatezza un soggetto.
Non a caso nel disegno c’è una diversa qualità, intensa e concentrata, dal tratto veloce e d’effetto, che riceve energia e ricompone per la forza di presa anche del colore. Ecco la scelta del pastello o del gessetto ad esaltare la linea di contorno, nell’impeto del rosso raffreddato dal giallo-verde e reso pungente dal nero.
Questo è ciò che ama Dalla Guarda. Infatti, c’è un carattere di reciprocità tra iconografia e fondo, anche se profili e volti sono ritratti pulsanti ed istantanei, liberati dallo spirito inventivo di chi li disegna, per apparire trasferiti nello spazio in nostalgica visione della bellezza.

Maria Lucia Ferraguti
Vicenza, autunno MMIII

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